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L’associazione Pegaso, Libero Istituto d’Informazione e di Documentazione Europea, costituita con atto notarile del 17 gennaio 1997, repertorio n. 12272, registrato al Tribunale di Caltagirone ed iscritto alla C.C.I.A.A. CT n.277339 ha la sede sociale in Caltagirone nella via Giovanni Burgio n.41 e può istituire uffici anche in altre località. L’Associazione, non profit, ha come scopo la promozione e la gestione di attività editoriali e pubblicitarie nel campo dell’informazione compreso la pubblicazione di opere socio-culturali, nonché di periodici nel settore assicurativo, economico e finanziario, con supporti multimediali per la comunicazione di massa; l’assistenza e la gestione di servizi culturali e psico-sociali in favore di persone e gruppi al solo scopo di promuovere la formazione socio-culturale per l’integrazione del soggetto nelle varie discipline scolastiche anche post-universitarie in Italia ed all’estero; la collaborazione con Enti e Società per lo studio e la ricerca nel settore assicurativo - finanziario e dei problemi riguardanti l’esercizio del credito; l’attività di consulenza a favore degli iscritti incoraggiando studi e pubblicazioni; la promozione per favorire lo scambio di informazioni di interesse comune tra gli associati e con altri Enti economici e finanziari in Italia e all’estero; l’istituzione di premi o borse di studio a favore di persone, anche soci, che si sono distinti per particolari meriti nella cultura e nella diffusione degli scopi sociali dell’Associazione. L’Associazione è apolitica e non ha fini di lucro.
Sin dal 1995 opera come editrice di testi di cultura sociale e di letteratura di prosa e poesia. Si occupa, inoltre, della formazione nel comparto assicurativo secondo le direttive dell’ISVAP, Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni Private e della preparazione ai Concorsi per agente assicurativo finanziario e perito assicurativo.
Ha organizzato diversi Premi nazionali di poesia, prosa e giornalismo, Convegni su L’Attualità del cooperativismo sturziano, La cooperazione alla luce della riforma, Legalità e sicurezza, Imprenditoria e nuova economia in Sicilia, La nuova legge sugli appalti pubblici, La comunicazione nella formazione.
Nel campo della cultura l’Associazione Pegaso è stata promotrice di numerose manifestazioni sulle varie problematiche socio-politiche del pensiero di don Luigi Sturzo.
È stata pure promotrice del I° Stage di giornalismo del Comprensorio calatino. Ha istituito un Corso Biennale di formazione socio-politica, incontri - dibattito su Giustizia sociale e Diritto al Lavoro in collaborazione col Movimento Solidarnosc” e nel Giorno della Memoria in ricordo della Shoah. Dibattito ed incontro con le Associazioni Gruppo Missionario Ospedaliero, Associazione Medici Internazionale Lourdes, Associazione Diabetici, Gruppo Ecclesiale Catecumeni, Centro Caritas, Rinnovamento nello Spirito, Associazione Casa dell’amore dei figli del crocifisso ed AVIS su Cristo rimane e distribuzione gratuita di duemila crocifissi alla Galleria Sturzo. Concerto Popolare nella Chiesa Parrocchiale di San Giorgio per la Novena della Solidarietà in collaborazione con l’Associazione Astra. Conferenza-dibattito su” Il buon governo, il buon politico ed il buon cittadino”, Viaggio nel sistema del documentario cinematografico e televisivo. Concorso Internazionale “ Eschilo a Gela”su l’attualità dei testi eschilei in concorso con Centro Studi S.Aldisio e Kiwanis Club di Gela. Conferenza-dibattito su Comunicare e Costruire, relazioni efficaci nella scuola in collaborazione con l’Istituto Comprensivo G.Arcoleo di Caltagirone. Convegni su Giovani e alcool…Famiglia, quale ruolo? E Legalità e Sicurezza patrocinati dalla Provincia regionale di Catania. Convegno organizzato dall’UNCI col contributo della Promocoop spa su L’attualità del cooperativismo sturziano e la riforma della cooperazione. Manifestazione al Giardino pubblico su Il caro libri, scatta la gara di solidarietà e donazione di 50 kit scolastici per altrettanto studenti bisognevoli. Annullo filatelico dedicato a Sturzo in collaborazione con l’Ass.ne Jeron, la Galleria Luigi Ghirri e il Comune di Caltagirone.
Nel campo editoriale, il catalogo dell’Associazione si è arricchito, nell’ultimo decennio, di notevoli volumi:
In piedi…amanti dell’amore di Nicola Mannino, testimonianza ed impegno nella lotta contro la diffusione della droga nel mondo giovanile;
Calacta ovvero Caltagirone, la Regina dei Monti, di Ettore Minniti, un appassionato cammino d’amore per la città adottiva dell’autore;
Luigi Sturzo, sacerdote di don Paolino Stella, un’inedita raffigurazione sacerdotale del più illustre figlio di Caltagirone;
Fede, Coraggio e Azione di padre Santo Cammisuli, il travagliato confronto quotidiano tra iniziative coraggiose e indifferenza sociale;
La Città dei Ragazzi di padre Santo Cammisuli, dedicato a tutti coloro che non hanno potuto sperimentare la gioia e l’amore, ma si riconoscono, nonostante la sofferenza e i dolori come Apostoli di Cristo;
La splendida attesa di Alfonsina Campisano Cancemi, una silloge dal profilo fiero come preziosa testimonianza di vita e di sublimazione poetica;
Bestiario Minore di Rino Rocco Russo, una Summa della morte e della vita, uno splendido connubio dell’immanenza divina;
Il Fango e L’Argilla di Rino Rocco Russo, un’opera che celebra i fasti di un’attività artistico - artigianale che assurge a metafora di un mondo piccolo e peculiare ma, nello stesso tempo, si mostra universale;
Il Cooperativismo nel pensiero socio-politico di don Luigi Sturzo di Franco D’Urbino, un messaggio nell’odierna crisi capitalistica sommersa da una globalizzazione dissennata che potrebbe trovare una via d’uscita nella riproposizione di un nuovo e moderno movimento cooperativistico;
Sturzo e la Sicilia con la prefazione di Umberto Chiaramonte, Salvatore Latora e Giovanni Palladino, introduzione e testo a cura di Franco D’Urbino: è un rimpianto per un’Isola ricca di risorse, terra di straordinarie forze produttive, che avrebbe dovuto promuovere un integrale rinnovamento materiale e morale, ispirato al bene comune e alla solidarietà sociale per cambiare se stessa e l’Italia.
Chiunque tu sia di Fortunato Pasqualino, un messaggio di amore universale per tutti gli uomini di buona volontà e la rivisitazione della dottrina cattolica in senso più umano, meno fideistico e dogmatico, come umano era Cristo, Re dell’Universo.
Schegge e diademi di Alfonsina Campisano Cancemi, una silloge di dimensione esistenziale insolita, fatta di emotività, colma di immagini ora simboliche ora reali, ma sempre e comunque poesia che coinvolge in un processo di percezione attiva tutta proiettata nella ricerca interiore.
Carizzi e Tumpulati di Accursio Di Mauro: un libro composito, dunque per tutti i gusti, che ci presenta un poeta popolare autentico, talmente innamorato della sua Sicilia, da volerne fissare per sempre alcune peculiarità e tradizioni.
Forza d’Amore di Rosanna Nicoletti: un piano autentico di poesia tra l’abbandono suggestivo all’inno della vita e la lucida intelligenza del procedere logico, dove gli eventi si incontrano, si scontrano, si accavallano, strappati dal fluire storico tra mitologia e inno per la vita.
L'Arte Nera - Storia della stampa e annali siracusani 1712-1800 di Vito Dicara: la produzione libraria antica, ossia quella che si riferisce alla stampa con il torchio, fu introdotta da tipografi d'oltralpe nel corso della prima metà del Quattrocento. Il processo della composizione manuale durò per altri quattro secoli (sia pur con alcune modifiche) allorchè, alla fine dell'Ottocento, il torchio fu sostituito dalle macchine tipografiche. La nascita della stampa nel secolo quindicesimo, inizia dal prototipografo Johann Genfleish, detto Gutenberg, fu importante per la divulgazione della cultura umanistica, dai classici greci e latini ai maggiori autori di lingua volgare, fino al grande impulso dato alla cultura religiosa.Il problema che si pose per ricostruire la storia della tipografia umanistica fu quello di trovare un metodo descrittivo sostitutivo dell'oggetto, ossia una simbologia che rappresentasse il libro in modo da permettere l'identificazione da altri simili. Un modello di descrizione (vicino alla moderna codicologia) fu applicato ai grandi censimenti librari sulla tipografia quattrocentesca, poichè è noto come i protagonisti imitassero i codici medievali nell'impostazione della pagina, nell'uso dei caratteri e nel modo di sottoscrivere i colophon. I rari studi sulle attività tipografiche siciliane riguardano singole realtà locali, dove le tipografie sono state analizzate piuttosto nel contesto socio-economico che in quello tipografico-editoriale, poichè non si fa menzione alle opere stampate. Alcune notizie di natura letteraria sulla tipografia siciliana si trovano in un generico lavoro di Filippo Evola, mentre notizie più circostanziate ci dà lo studio di Giuseppe Fumagalli. Al lavoro di Filippo Evola segue, a distanza di oltre mezzo secolo, la ricerca del nipote Nicolò Domenico che è l'unica ricognizione sulle officine esistenti in Sicilia dall'introduzione della stampa sino a tutto il Settecento. Fu un'opera pioneristica che non ebbe seguito, tranne alcuni saggi su Palermo e Messina dai primordi dell'arte tipografica sino al XVII secolo.
Raccolta Antologica Sulla Storia e Sulle Arti in Sicilia dal Medioevo ai Nostri Giorni - Autore Prof. Antonino Ragona:
Questo volume costituisce la pietra miliare rispetto ai libri pubblicati sulla storia della ceramica perché, in forma globale, introduce il lettore nella storia e nell'arte in Sicilia dal medioevo ai nostri giorni. Un utilissimo ed indispensabile vademecum per coloro che intendono approfondire e scrutare fra le opere pittoriche, plastiche e in maiolica per carpire i segreti stilistici e le forme vascolari della diversificata produzione attraverso i secoli. Le connessioni tra l'ambiente, le tradizioni, le religioni, i personaggi, interagiscono con la geografia e la storia per farne un unicum di fatti e di accadimenti che solo la passione e la grande cultura di Ragona potevano rendere fruibili per la formazione di docenti, artisti e cultori di storia patria. Sin dal 1995 ho raccolto e pubblicato gli scritti del Professore Ragona sul Periodico Sintesi. Essi costituiscono l'ossatura centrale di quest'opera, contraddistinta per la completezza ordinata di un vastissimo lavoro di ricerca filologica e documentale. Gli scritti di Ragona sono lezioni didattiche e scientifiche, nelle quali l'autore si eleva non solo a storico di eccezionale capacità di ricerca, ma emerge pure per la grande passione umana che infonde ai personaggi ivi descritti. I segreti dell'arte maiolicara vengono ridisegnati in maniera sistematica, riportandoli in settori: ceramica sicula, ellenistica, romana, bizantina, arabo-normanno e fino a quella ottocentesca. La proto maiolica, interessante filone produttivo della maiolica caltagironese, viene analizzata nei procedimenti e nelle tecniche come quelle della invetriatura piombifera e stannifera. Le botteghe degli insigni maestri calatini vengono descritti con una ricchezza di espressioni popolari ed icastiche per costituire la insostituibile memoria storica. Le tante opere tornite e dipinte, plastificate e coperte in manganese colorato o lasciate in bianco smalto oppure quelle con decorazione geometrizz ante, vengono fornite con una minuziosità di particolari, che giovano a far conoscere la tecnica tradizionale. In Ragona coesistono l'amore per la ricerca storica, l'attività letteraria e quella di ceramologo, che lo pongono fra i maggiori artisti del nostro tempo. Ci auguriamo che questa raccolta possa suscitare vivo interesse nelle nuove generazioni verso le quali nutriamo grande speranza per una rinascita culturale e morale.
L'Istituto Tecnico Agrario di Caltagirone: La sua storia, il suo spendore, la sua decadenza - Autori : Gesualdo Incarbone - Luigi Giaquinta : Questo opuscolo si propone di ricostruire il percorso scolastico- formativo dello storico edificio del convento dei Cappuccini, scuola di grande prestigio, che ha assicurato un insegnamento educativo teorico-pratico dell'agricoltura a migliaia di giovani ed intende pure rappresentare una rivolta morale contro le assurde disposizioni legislative e ministeriali che ne hanno mortificato la storia.
Nel 1867 Caltagirone fu colpita dalla carestia, dal tifo e dal colera, patologie concomitanti che aggravarono sempre di più la situazione economica delle classi non abbienti. Le cure e l'assistenza a centinaia di giovani furono assicurate dall'Amministrazione Comunale, dalla Congregazione di Carità e dalle offerte di generosi privati, il Cav. Emanuele Taranto Rosso ( zio materno di Don Luigi Sturzo), il Cav. Michele Sturzo, l'Arcidiacono Saverio Gerbino (futuro vescovo di Caltagirone e Piazza Armerina), il Barone Del Polino, il Can. Ignazio Interlandi, il Cav. Salvatore Carfì e di altri cittadini, che permisero l'assistenza continua presso l'ex Convento dei Cappuccini. I componenti di quella commissione e, particolarmente, il Canonico Ignazio Interlandi furono concordi nell'istituire una Scuola Agricola, poi denominata Colonia Agricola e trasformata in Scuola Pratica di Agricoltura per la provincia di Catania. La Scuola Agraria fu istituita presso l'ex Convento ed ebbe notevole importanza in Sicilia ed in Italia, ponendosi come punto di riferimento per le imprese agricole che operavano nel territorio. Gli uomini di quel tempo, che si prodigavano solo per il bene comune, senza nulla ricevere per se e per le loro famiglie, compresero subito che era necessario costituire delle "provvidenze" a favore dei piccoli coltivatori diretti, privi di capitale per affrontare le difficoltà nelle quali si imbattevano per la conduzione dei propri fondi e contro l'usura assai praticata e diffusa. Del resto, era molto difficile poter accedere al credito della Sezione Agraria del Banco di Sicilia, che chiedeva per piccoli capitali garanzie che i coltivatori non erano in grado di offrire.
Don Luigi Sturzo, prete nuovo e ricco di amore sociale, pensò di trovare una soluzione radicale costituendo sin dal 3 ottobre 1896 la Cassa Rurale di Prestiti San Giacomo, che operava in un territorio prevalentemente agricolo e artigianale, in modo da creare un circolo virtuoso nello sviluppo e nel benessere della zona del calatino. Le due istituzioni Scuola agraria e Cassa Rurale nacquero dal pensiero socio-politico del grande Don Luigi Sturzo come due creature necessarie per riscattare dalle baronie il popolo di Caltagirone con forme associative e di cooperazione, che facevano già presagire l'inizio di principi innegabili di democrazia che avrebbero dovuto favorire la nascita di una nuova classe dirigente. Il Cooperativismo nel pensiero sturziano costituisce un tassello importante nella storia del sacerdote di Caltagirone al pari delle esperienze amministrative, come anche per la sua collocazione della questione meridionale nella più ampia questione nazionale.
Oggi purtroppo, la sede storica del " Cucuzza" è stata abbandonata ed è diventata sede di atti vandalici con gravissimo danno al percorso formativo e lavorativo.
Se l'odierna politica economica tende allo sviluppo del settore agricolo, mirando ad una agricoltura in funzione delle richieste del mercato e delle innovazioni tecnologiche, oltre alla creazione di una cultura agrituristica per valorizzare i prodotti tipici, non si comprende, come la classe politica abbia potuto distruggere la storia fatta da uomini che hanno costruito la Sicilia, l'Italia e l'Europa, lasciando nell'incuria più assoluta un edificio con laboratori di chimica, di micropropagazione e con annessa azienda agricola.
Noi ci auguriamo che l'appello rivolto dagli amici Incarbone e Giacquinta possa essere diffuso e raccolto nelle sedi opportune perché Caltagirone non venga depauperata definitivamente di una secolare Scuola Sperimentale, che è stata da sempre occasione di prosperità e di ricaduta positiva nel mondo del lavoro.
Il Bosco di Santo Pietro: Storia, Situazione Giuridica e Politica, Quotizzazioni, Beneficiati, Territorio e Ambiente Boschivo - Autore Gesualdo Incarbone: Il libro “Il Bosco di Santo Pietro” del dott. Gesualdo Incarbone rappresenta una fatica letteraria notevole insieme a una ricerca scrupolosa nei confronti di un tema assai dibattuto per decenni dalla politica comunale e regionale, che ha contraddistinto Caltagirone e la sua storia.È proprio l’indagine conoscitiva e storica di Gesualdo Incarbone ci permette di avere uno spaccato completo delle quotizzazioni demaniali, che hanno interessato il bosco di Santo Pietro. Il volume composto di 320 pagine e con 47 tavole fotografiche a colori costituisce un Unicum per un patrimonio prezioso di un eco-sistema complesso, fondato da organismi viventi, quali piante, animali e numerosi microrganismi in relazione tra loro e l’ambiente. Il nostro sforzo editoriale mira pure a far conoscere il valore reale del bosco considerato dal punto di vista agronomico e finalizzato all’unica risorsa ricreativa importante per l’ambiente paesaggistico-climatico e con esso le varie essenze boschive, che rappresentano attrattiva e fascino. Il libro di Gesualdo Incarbone non è solo storia e leggenda, ma ricerca scrupolosa delle tre importanti quotizzazioni demaniali avvenute in epoche differenti. Nel libro sono indicate, con argomentazioni socio-politiche di rilievo scientifico, soluzioni che potrebbero comportare autonomie di reddito e di lavoro. Dunque, soluzioni politico-amministrative che condurrebbero ad una razionalizzazione del tessuto socio-economico e agricolo, armonizzato con una migliore qualità della vita e per diventare, soprattutto, un reddito spendibile a favore della nostra comunità.
Editi da Pegaso sono anche i volumi di Giacomo Garra Dal mito dell’efficienza al non ascolto e Interventi. Decennio 1993-2002 con la prefazione di Giulio Andreotti, Scritti e Discorsi su Sturzo. Decennio 2001-2010 con la prefazione di Monsignor Michele Pennisi vescovo di Piazza Armerina.
Tra i tanti volumi diffusi da Pegaso citiamo pure Don Giuseppe Montemagno: un amico discepolo di don Luigi Sturzo; Il Mezzogiorno e la politica italiana. Il programma del Risorgimento meridionale; Eticità delle leggi economiche; L’apostolo sociale di don Luigi Sturzo.
L’Associazione no-profit Pegaso è editrice del periodico SINTESI, che sin dal 1995 con costante periodicità, ha fatto conoscere ai siciliani la storia, le tradizioni e gli uomini anche meno noti contribuendo, con le istituzioni locali, a diffondere l’amore per la cultura e la lettura.
LA CROCE DI COSTANTINO, periodico fondato da Don Luigi Sturzo nel 1897 per la conoscenza integrale del pensiero e dell’azione sturziana.